“Una domanda per…” il Procuratore Stefano Musolino

Il Procuratore Stefano Musolino si presenta in maniera informale agli studenti del Liceo “R.Piria” di Rosarno per ascoltare le loro domande, dubbi e proposte e soprattutto discutere insieme, secondo le modalità di una Tavola rotonda dinamica e partecipata.

Un incontro diverso, un laboratorio di idee, coordinato dalla prof.ssa Maria Antonietta Crucitti, sempre attiva all’interno dei Percorsi di Legalità.

“Io ho una visione particolare e parziale della realtà, quella che viene dagli uffici. Oggi voglio guardare questa realtà con i vostri occhi” ha dichiarato il Procuratore, invitando gli alunni convenuti in Auditorium a riflettere su una iniziale provocazione, avanzata dalla prof.ssa Mariarosaria Russo, Dirigente dell’Istituto, che ha evidenziato come dal liceo di Rosarno siano usciti molti studenti preparati, che stanno vivendo carriere universitarie di assoluto rilievo, ragazzi che potranno concretizzare un nuovo futuro per la propria cittadina. Ciononostante, questa nuova dimensione culturale dei giovani rosarnesi non emerge.

Da cosa e da chi dipende tutto questo? Quanto deriva dalle scelte degli stessi ragazzi? Si domanda allora Stefano Musolino, invitando i presenti a guardarsi dentro senza ipocrisia per giungere a risposte che siano veramente soddisfacenti.

Immediate le reazioni degli alunni all’invito del Procuratore con domande inerenti i più svariati aspetti del mondo della Giustizia e riflessioni critiche anche sulla presenza di figure ambigue di magistrati che con una condotta deviata sembrano mettere in discussione il valore della legalità.

A questo proposito, il Procuratore ha chiaramente espresso il suo rammarico per una certa confusione che aleggia in alcuni campi della Magistratura, confusione che rende più forte la mafia e costringe gli altri soggetti investigativi a navigare a vista.

A ciò si aggiunga l’ambiguità emergente di alcuni protagonisti dell’Antimafia che sfruttano questa bandiera culturale solo per interessi personali e tolgono validità a quelle attività che appartengono al vivere civile e onesto di chi la vera antimafia la fa ogni giorno, affrontando in maniera coerente le continue difficoltà della vita.

Queste riflessioni però non devono indurre allo sconforto, ma solo ad una conoscenza consapevole della realtà, partendo dalla constatazione che “il fallimento è un pessimo punto di arrivo, ma un ottimo punto di partenza” ha aggiunto il Procuratore, stimolando gli studenti a riflettere su quanto possano ancora fare, ognuno di loro, nel proprio agire quotidiano, per emarginare la mafia e alimentare nuove speranze di legalità.

Perfettamente rispondente a tale augurio, ecco allora la proposta del dirigente Mariarosaria Russo che vuole avviare una procedura per ottenere, per conto del suo Istituto, la gestione di un terreno confiscato alla mafia e fare in modo che soprattutto gli studenti dell’IPSARS, istituto professionale per l’agricoltura appunto, siano in grado di far nascere nuovi prodotti agricoli, testimonianza di un’attività lavorativa onesta e di un riscatto culturale.

Entusiasmato dalla proposta, Stefano Musolino aggiunge che si potrebbe realizzare un progetto per cui gli eventuali prodotti potrebbero entrare nel cosiddetto “circuito economico pulito”, composto da aziende la cui attività è garantita dall’attribuzione di un “bollino” che verrà elaborato tramite un concorso aperto agli studenti di tutte le scuole della provincia reggina e a cui peraltro ha partecipato lo stesso liceo Piria.

musolino

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