8 marzo nella scuola di Rosarno
«Ci siamo, siamo tanti e non abbiamo paura»
E’ stata una grande festa per la legalità, la speranza, l’orgoglio della Calabria onesta. Così studenti, docenti e personale del liceo scientifico di Rosarno hanno celebrato l’iniziativa dell’8 marzo in onore di Lea Garofalo, Maria Concetta Cacciola e Giuseppina Pesce. Un evento ospitato nell’aula magna dell’Istituto stracolma all’inverosimile.
«Non potevamo non rispondere a questa sfida. Ci siamo, siamo tanti e non abbiamo paura». Lo ha detto la dirigente del liceo scientifico di Rosarno, Maria Rosaria Russo, aprendo la manifestazione. Una sala stracolma di giovani e non, arricchita dalla musica dell’orchestra dell’Istituto Piria. La dirigente ha aggiunto: «Assegnateci i terreni e i beni confiscati alla mafia, sarà possibile creare nuovi posti di lavoro». In sala, accolta da un applauso, anche la sorella di Fabrizio Pioli, il giovane scomparso pochi giorni fa per una vendetta d’onore. A Rosarno, al liceo Raffaele Piria, la preside ha deciso di aderire all’idea del Quotidiano, organizzando una vera e propria manifestazione, dal titolo “Teorema donna, il coraggio di ricordare” con la presenza dell’orchestra di Marco Ferradini. Durante l’incontro si sono susseguiti gli interventi degli studenti Savino Pesce e Fabrizia Chiodo e i magistrati della Procura di Palmi e di Reggio, Giuseppe Creazzo, Michele Prestipino che hanno parlato delle tre donne calabresi.
Un momento particolarmente toccante lo si è vissuto al ritmo di “Io non ho paura”, motto stampato sulle maglie gialle di tutte le donne presenti in sala, cantato a squarciagola dagli studenti sulle note della canzone di Fiorella Mannoia mentre sullo sfondo scorrevano le immagini delle donne vittime di mafia o che lottano contro la criminalità.
Da parte sua il sindaco Elisabetta Tripodi ha evidenziato come «questo 8 marzo a Rosarno assuma un significato particolare e l’iniziativa del Quotidiano non poteva lasciarci indifferenti visto che due di queste donne sono di Rosarno».
A Rosarno la Calabria lancia la sfida alla ‘ndrangheta. Così come ha detto il procuratore Giuseppe Creazzo: «Sono commosso – ha detto – questo è uno spettacolo di legalità; si legge negli occhi di questi ragazzi. Possiamo cambiare».
Il magistrato Prestipino ha aggiunto: «Siamo di più e siamo i migliori».
Il direttore del Quotidiano Matteo Cosenza, parlando ai giovani, ha detto «Avete il diritto alla felicità e a decidere il vostro futuro. Alla ‘ndrangheta sta arrivando il messaggio innovativo di queste donne. Odio e vendetta non servono, lo Stato deve fare la sua parte, è venuto il momento in cui le donne devono irrompere sulla scena e portare freschezza nella collettività»
Ospite della serata Marco Ferradini che si esibito cantando assieme ai giovani.
http://www.ilquotidianoweb.it/it/calabria/reggio_rosarno_8_marzo_tre_foto_e_una_mimosa_4575.html
0