PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO PER DUE STUDENTI DEL LICEO “PIRIA”, PREMIATI NELLA STUPENDA CORNICE DEL CASTELLO REALE DI MONCALIERI (TO)

Due giovani studenti del quinto anno del Liceo scientifico “Piria”, Alessia Costantino e Santo Celi, hanno ottenuto un significativo riconoscimento in occasione della XXXVII edizione del prestigioso “Premio letterario Città di Moncalieri”, conquistando rispettivamente il secondo posto e il “Premio della Giuria” nella sezione “racconto breve inedito su tema di attualità”.

Il racconto di Alessia Costantino, sul tema dei migranti, è stato premiato con una motivazione che riconosce alle scuola di provenienza il merito di aver sensibilizzato gli studenti su questo spaccato di realtà e nel contempo sottolinea come la narrazione della giovane allieva “si dipana in luce di speranza e positività senza, tuttavia, distogliere lo sguardo da quelle che sono le problematiche di un inserimento umano e lavorativo nella nostra società”.

Santo Celi, invece, ha affrontato il tema del bullismo a scuola, attraverso il “racconto drammatico della misera vita di un’adolescente prigioniera di una realtà, invivibile e crudele, da cui cerca di evadere rifugiandosi nel sogno”.

Nel corso della cerimonia di premiazione, avvenuta nell’elegante location del Castello reale di Moncalieri, i due giovani, accompagnati dalla docente di lettere Maria Rosaria Nasso, hanno dichiarato che la scuola ha insegnato loro “il senso di una drammatica, esplicita e personale responsabilità relativamente ai problemi che la Piana vive, in particolar modo gli emigranti che il meridione accoglie, senza voltare le spalle, ma allargando le braccia della solidarietà. Le stesse braccia protese su argomenti impegnativi, che la preside Mariarosaria Russo, con la vicaria Francesca Corso e i suoi docenti affrontano per educare la sensibilità dei ragazzi”.

Wanda Sorbilli, la presidente del “Circolo Moncalieri” organizzatore del Premio, si è dichiarata “felicemente colpita dal fatto che ben due dei vincitori provengano dalla stessa scuola, già protagonista di notevoli iniziative volte al cambiamento di una parte della “terra di Calabria”, scuola che lavora in modo discreto ma incisivo per la crescita valoriale oltre che culturale dei suoi studenti, impegnandoli nella riflessione, apertura e disponibilità all’accoglienza. E’ sorprendente come questa scuola di Rosarno – ha commentato la presidente, orgogliosa di vantare anch’ella origini calabresi – abbia saputo coltivare talenti letterari e valori umani di tale efficacia”.

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