Il Piria apre le porte alla quinta edizione del Festival della letteratura e del diritto

“Anche la pazzia merita i suoi applausi. La follia tra letteratura e diritto”

Così dichiara la locandina della quinta edizione del Festival della Letteratura e del diritto, importante manifestazione culturale promossa dall’associazione “La Banda degli Onesti Onlus” con la collaborazione della Città di Palmi, dell’Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria, del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palmi e – per il secondo anno consecutivo – della Scuola Superiore della Magistratura.

La manifestazione, che gode inoltre del patrocinio del Consiglio Regionale della Calabria e di quello scientifico dell’Italian Society for Law and Literature, ha preso inizio mercoledì 3 maggio, dall’Auditorium del Liceo Scientifico “R. Piria” di Rosarno, “prima scuola ad aderire al progetto quando era solo un’idea” come ha dichiarato la Dirigente Mariarosaria Russo, rivolgendo ai partecipanti i saluti iniziali. “I nostri studenti sono sempre stati fruitori attivi di progetti e lezioni riguardanti il diritto e la giustizia, sempre capaci di rielaborare eticamente i saperi acquisiti e perciò continuo stimolo per la mia scuola a partecipare ad iniziative di così alto spessore pedagogico e morale”

Il tema di questa quinta edizione è il rapporto tra la follia, la letteratura ed il diritto. Punto di partenza da cui è stato sviluppato il programma del Festival, che per tre giorni si svolgerà tra Palmi, Reggio Calabria e vari centri della Piana di Gioia Tauro, è stata una frase di Alda Merini: “Anche la follia merita i suoi applausi”. “Da qui- ha dichiarato l’avvocato Antonio Papalia, moderatore dell’incontro – abbiamo iniziato a riflettere su quanto letteratura e diritto siano legati. La norma infatti è lettera, come la letteratura offre una sua interpretazione della realtà”.

In questo caso si discute dunque di come i due campi d’indagine affrontino il tema della follia. La norma spesso deve gestire la capacità umana di intendere e di volere o la pericolosità sociale. La letteratura spesso le racconta. Ecco quindi i contributi offerti a tal proposito da alcuni alunni, sapientemente guidati in questa ricerca dalle professoresse Mariarosaria Nasso e Fernanda Stucci e soprattutto dalla professoressa Grace d’Agata, costante anello di congiunzione tra il Piria e il Festival della Letteratura e del diritto.

Questi gli alunni intervenuti: Alessia Bulzomì ha voluto condividere una riflessione sulle figure del genio e del folle, spesso accomunate da un diverso modo di interagire con la realtà, Elisa Navarra e Martina Longo hanno recitato un dialogo tratto dalla Fedra di Seneca e Miriam Consilio ha recitato i versi di Alda Merini.

Molto interessante e di spessore filosofico oltre che giuridico l’intervento del prof. Andrea Mastropietro, dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, che partendo dall’analisi del Macbeth di Shakespeare e dalle parole della moglie del re, proferite dopo il primo dei tanti omicidi che avrebbero perpetrato in nome del potere “le mie mani hanno lo stesso colore delle tue…”, ha iniziato a riflettere su cosa sia il potere, chi lo possieda, quanto esso sia collegato col vuoto normativo o con lo “stato d’eccezione”.

Ultimo intervento, ma di rilevanza fondamentale per alunni e docenti, quello della prof.ssa e On. Elena Ferrara, promotrice e prima firmataria della legge contro il cyberbullismo. Partendo dal film di Steven Spielberg “Il grande gigante gentile” ha parlato di diversità, fragilità, ma soprattutto di fobie sociali e nomofobia nella vita e nel diritto tutelare. Fortunatamente la legge 71/17 ha cercato di porre un argine a queste vere e proprie follie sociali che nascono dall’ignoranza delle regole del web e dal disagio nei rapporti sociali. Una problematica in cui tutti siamo colpevoli: gestori delle piattaforme, utenti, genitori ed educatori. E’ attenta, ma anche severa la disamina della situazione svolta dalla prof.ssa Ferrara, evidentemente abituata a parlare a studenti ma anche a docenti che devono essere sempre più consapevoli della necessità di educare le giovani generazione ad uso consapevole ed etico del web. Il seminario è valido infatti anche ai fini della formazione professionale.

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