Gli studenti del Liceo Piria salutano il Procuratore Federico Cafiero De Raho, nominato Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo

Federico Cafiero De Raho saluta la città di Reggio Calabria, dopo anni di lavoro, di contrasto alla ‘ndrangheta, quella che – dice – “è l’organizzazione più potente del mondo”. Quattro anni e mezzo in cui, il nuovo procuratore nazionale antimafia ha tentato con successo di ricostruire quel rapporto di fiducia tra Istituzioni e cittadini.

E la città lo ripaga dell’impegno: una sala gremita, all’interno del palazzo di giustizia, presso la sala Versace. Associazioni, ordini professionali, forze dell’ordine e, per le scuole, tantissimi studenti del liceo Piria di Rosarno ed una piccola rappresentanza del liceo Vinci di Reggio Calabria. Tutti per salutare il procuratore che lascia una pesante eredità, quella di un civil servant, come lo ha definito il procuratore aggiunto, Gaetano Paci: “Federico Cafiero De Raho è stato uno che si mette a disposizione della comunità, combattendo quel concetto di bene comune trascurato”.

La gratitudine degli uffici giudiziari viene espressa anche dall’avvocato generale dello Stato, Fulvio Rizzo, e dal presidente della Corte d’Appello, Luciano Gerardis: “La gratitudine di tutta la città non è solo per il lavoro svolto, ma anche per i valori espressi: grazie per il tuo lato umano” afferma il presidente Gerardis. Il presidente del Tribunale di Reggio Calabria, Mariagrazia Arena, invece, sottolinea “il ruolo di apertura alla parte migliore della società”. Un pensiero condiviso anche dal sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. Tutto ciò permesso dalla “Squadra Stato”, come ha sottolineato un commosso questore Raffaele Grassi e il prefetto, Michele Di Bari dichiarando “Federico Cafiero De Raho è stato l’amico di tutti, l’amico vero di cui le Istituzioni hanno bisogno. Un simbolo che è un esempio”.

A seguito degli interventi ufficiali, hanno voluto rivolgere un sentito omaggio gli studenti del Liceo “R.Piria” di Rosarno, presenti in ben 200 alla manifestazione. A parlare è stata Alessia Bulzomì, portavoce della gratitudine e della stima dei giovani rosarnesi verso un uomo che è stato per loro “fiaccola delle coscienze”. Il procuratore, già visibilmente commosso dalle parole della studentessa, ha visto poi questi giovani alzarsi tutti in piedi, innalzando uno striscione a lui dedicato e inneggiando al suo nome. Anche la Dirigente Mariarosaria Russo ha voluto salutare con un partecipe abbraccio il procuratore con cui ha condiviso numerose iniziative di legalità per i suoi studenti.

 

Infine, le parole, commosse proprio di Federico Cafiero De Raho: ” Tanti subiscono la ‘ndrangheta come schiavi, ma non perché non hanno dignità. E però chi denuncia è un baluardo per la propria famiglia, ciascun cittadino deve sentirsi una parte dello Stato e in questo senso gli imprenditori dovranno avere più coraggio perché i silenzi e l’omertà sono lo scudo della ‘ndrangheta” ed ancora “Ho incontrato tanti giovani, da loro ho imparato che la ‘ndrangheta sarà annientata perché loro sono consapevoli dei loro diritti”. Ma è solo un arrivederci: “Vi voglio bene, non vi dimenticherò mai”.

Il servizio di Rai3 Calabria

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