“Gli Scrittori incontrano la Grande Guerra”
Seminario di studi al Liceo Scientifico “R. Piria”- Rosarno
Nella ricorrenza del centenario della Grande guerra gli alunni delle quinte classi del Liceo Scientifico “R.Piria” hanno dedicato momenti di riflessione sui temi della prima guerra mondiale, attraverso il racconto di narratori italiani e stranieri, narratori soldati, che hanno vissuto l’esperienza terribile del conflitto mondiale e che riportano nelle loro pagine di carattere autobiografico, composte durante le operazioni belliche o a breve distanza da esse. All’incontro ha partecipato il prof. Cordiano Annunziato, già docente del Liceo Scientifico che ritorna in punta di piedi in quella scuola che lo ha visto docente, e dove vuole ancora parlare ai giovani per testimoniare l’importanza della lettura nella formazione del pensiero, ieri come oggi, e per trasmettere il fascino che il libro mantiene ancora nell’era della tecnologia. L’iniziativa ha trovato l’ampia disponibilità del D.S., prof.ssa Mariarosaria Russo, che l’ha accolta favorevolmente, riconoscendone la valenza educativa e l’opportunità di arricchimento culturale e di crescita per gli allievi. Al seminario ,coordinato dalla prof.ssa Stucci Fernanda , hanno partecipato gli alunni delle quinte classi che,opportunamente preparati dai docenti di Italiano e Storia,anche attraverso la visione di Films , attraverso la lettura di brani scelti tratti dall’opera di E.Hamingway, De Roberto, E.Lussu E.M.,Remarque, hanno riflettuto sui temi del dolore, della solidarietà, del concetto ottuso e autoritario della disciplina, del sacrificio dei giovani soldati che nella logorante vita di trincea smarriscono anche il senso dell’ostilità verso l’altro in cui vedono un uomo e non un nemico, facendo prevalere il senso dell’ umanità che scoprono in tutta la sua dimensione. Il tema conduttore è stato la guerra, non per esaltarla, ma perché dalla durezza delle azioni, dalla crudeltà che offusca ogni umanità, della ragione che ha ceduto il posto alla follia del potere e dell’obbedienza cieca , si apprenda a ripudiarla come mezzo di risoluzione di problemi e per fare emergere il valore della pace, perché la guerra, come scrive Renato Serra “….del resto è una perdita cieca,un dolore, uno spreco,uno sperpero,una distruzione enorme e inutile”.
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