Concluso, alla presenza del viceministro all’Interno, senatore Bubbico, il workshop dell’Università dell’Antimafia a Limbadi

“C’è una forte correlazione tra l’attività criminosa della ‘ndrangheta e la corruzione nei diversi settori della vita pubblica e sociale, nelle relazioni economiche e amministrative. È un meccanismo che si alimenta in una condizione di assoluta reciprocità”. Lo ha detto il viceministro all’Interno, Filippo Bubbico, intervenendo alle lezioni dell’Università antimafia di Limbadi, gestita da un comitato scientifico presieduto dal procuratore della Repubblica aggiunto di Cosenza, Marisa Manzini, e coordinata dal presidente di “Riferimenti” Adriana Musella, che si tengono in uno stabile confiscato al clan Mancuso. “Noi che rappresentiamo le istituzioni pubbliche – ha aggiunto Bubbico – abbiamo una grande responsabilità perché non possiamo pretendere dai cittadini comportamenti virtuosi a fronte di comportamenti scorretti di chi incarna la rappresentanza istituzionale dello Stato, le diverse articolazioni della Repubblica. Questa deve diventare una realtà importante perché tutti voi, soprattutto gli animatori, l’associazione, la presidente Musella, che ha vissuto condizioni di difficoltà e ha manifestato molte ansie, anche un sentimento di sfiducia, avete ora mezzi e condizioni tali da farvi riacquistare la serenità necessaria per proseguire”.

Parole accolte da tutti i relatori della due giorni dedicata alla cultura dell’Antimafia, nelle forme più adatte ed istruttive per i suoi destinatari principali: gli studenti del Liceo “R.Piria” di Rosarno, coinvolti dalla loro Preside Mariarosaria Russo, Direttore organizzativo del centro Studi Limbadi e presenza costante, accanto ad Adriana Musella, Presidente Ass. Riferimenti, nei percorsi di legalità per le giovani generazioni.

Di alto livello i contributi offerti alla riflessione e coordinati, insieme ad Adriana, da Marisa Manzini, magistrato e Direttore scientifico dell’Università dell’Antimafia a Limbadi: Il giornalista Claudio Cordova, Francesco Napoli, Presidente Confapi, l’avvocato Giovanna Fronte e Giovanna Cusumano, consulente Presidenza del Consiglio dei Ministri Dip. Pari opportunità. Tutti hanno esaminato, durante la giornata del 4 novembre, aspetti diversi della cultura mafiosa: dalla storia, all’influenza nel campo economico alla violenza verso le donne.

Nella mattinata conclusiva del 5 novembre, alla presenza del viceministro dell’Interno Bubbico, si sono susseguiti momenti pregnanti anche da un punto di vista emotivo come l’appello della figlia di Maria Chindamo, donna scomparsa a Limbadi.

Ricordiamo ancora, tra i momenti salienti della giornata, la satira di Arcangelo Badolati verso l’ignoranza dei mafiosi, la storia del processo di globalizzazione della ndrangheta realizzata da Antonio Nicaso e la cultura del bello come vera strategia antimafia consigliata dal Rettore Unical Gino Crisci. Ha infine offerto la propria testimonianza il PM di Palmi Ottavio Sferlazza.

Qui di seguito alcuni momenti della manifestazione

Rassegna stampa:

http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-45a58e09-1fc1-42fe-b859-057c263dc8b0.html#p=0

http://ildispaccio.it/vibo-valentia/125692-al-via-le-attivita-dell-universita-dell-antimafia-a-limbadi-ci-sara-anche-il-viceministro-dell-interno-bubbico

http://www.nuovacosenza.com/politica/16/nov/05/bubbico.html

http://ilvibonese.it/cultura/4252-universita-antimafia-via-corsi-limbadi

http://www.telemia.it/new/2016/11/ndranghetabubbicoce-correlazione-tra-cosche-e-corruzione/

 

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