4 Novembre. Festa dell’unità nazionale

Si è svolto, presso l’Auditorium del Liceo Scientifico “R.Piria”, un Seminario di studi dedicato al “IV Novembre: Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate”. Relatore d’eccezione il Capitano della Capitaneria di Porto, dott. Antonio Lo Giudice, coadiuvato dal Maresciallo Antonino Curatola e dal Maresciallo Domenico Fontana , che ha subito evidenziato l’importanza di questa ricorrenza che ci consente di celebrare attraverso una commossa ricognizione il ricordo dei tanti caduti nelle trincee del dolore.

I lavori,preceduti dall’Inno di Mameli, sono stati introdotti dalla Preside Mariarosaria Russo che ha manifestato gratitudine e ammirazione per le Forze dell’ordine COME FIGURE DI RIFERIMENTO CHE ANTEPONGONO ALLE ASPETTATIVE PERSONALI IL BENE COLLETTIVO,LA RESPUBLICA.

All’epoca fu la consapevolezza di combattere un nemico comune che fece nascere un’imprevista solidarietà tra Nord, Sud e Forze Armate;oggi è importante che questa solidarietà si rafforzi nella comprensione che esistono ancora nemici comuni contro cui lottare, anche se in una dimensione diversa. Delinquenza, terrorismo, mafia ostacolano costantemente l’esistenza dei cittadini onesti che devono continuare, tuttavia a sentirsi uniti nei loro valori morali e soprattutto devono essere fiduciosi nella capacità delle Forze Armate di difendere la loro vera identità.

Da qui nasce dunque l’esigenza che i giovani si avvicinino alla figura militare, guardando ad essa anche come prospettiva futura di realizzazione professionale,come testimoniato dall’allieva Domenica Iannello.

Il Comandante ha chiarito, a questo proposito ,tutte le procedure e i requisiti necessari per accedere ai concorsi pubblici per i diversi ruoli nelle Forze Armate, illustrando i titoli e le condizioni necessarie anche per entrare in Accademia.

La relazione è stata accolta con grande interesse dagli allievi, riuniti in gran numero per l’evento; di rilievo anche la riflessione della prof.ssa Vera Violi , moderatrice del convegno, che riferendosi al significato generale della celebrazione del IV Novembre, ha auspicato che il 4 Novembre, insieme con il 25 Aprile e il 2 Giugno, diventino giornate che inneggino ad un futuro di pace.

Fondamentale il contributo dato alla discussione dal Dirigente scolastico, che animata da una ferrea fiducia nella possibilità di successo e riscatto dei suoi allievi ha voluto rivolgere insieme ai presenti un pensiero alle missioni di pace e al sacrificio offerto dai soldati italiani impegnati in territori martoriati da sanguinose guerre civili. La memoria di tale sacrificio è stata sollecitata dalle parole conclusive della stessa Preside che ha focalizzato l’attenzione sull’amor di patria, un amore che oggi dovrebbe allargarsi verso gli orizzonti più vasti della comunità internazionale, perché –citando Kant in tempi “non sospetti”- “la violazione del diritto avvenuta in un punto della terra è avvertita in tutti i punti, così l’idea di un diritto cosmopolitico non è una rappresentazione fantastica di menti esaltate, ma il necessario coronamento del codice non scritto per l’attuazione della pace perpetua alla quale possiamo sperare di approssimarci continuamente”4novembre 1

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