Si è svolto oggi, lunedì 12 marzo, presso l’auditorium del Liceo “R.Piria” di Rosarno un importante seminario di studi sul tema “Luoghi di memoria e impegno”.
Due parole entrambe fondamentali, come ha rimarcato Don Pino De Masi, referente di Libera per la Piana di Gioia Tauro, rivolgendosi agli studenti e spiegando che questo incontro serve come anticipazione della giornata nazionale di Libera del 21 marzo e dedicata appunto alla memoria, vissuta come dovere sociale e impegno.
Lo sa bene Liliana Carbone, madre di Massimiliano, imprenditore trentenne, innamorato di una donna sposata e perciò ucciso per “dignitudine”, pronta a raccontare la sua storia ai tanti giovani riuniti in un sincero ascolto. Donna energica e appassionata, definita da alcuni “madre coraggio” vuole raccontare chi era e cosa ha subito suo figlio, ma anche come lo Stato non abbia ancora saputo dare una risposta al suo dolore, dopo ben tredici anni. Accanto a lei, la dirigente Mariarosaria Russo, fortemente coinvolta dall’incontro come donna, madre e persona che da anni guida per i suoi studenti un articolato percorso di legalità ed educazione alla cittadinanza. Donando un piatto dipinto a mano a Liliana Carbone, al termine del suo intervento, la Preside ha infatti detto: “In questo piatto dai colori caldi è raffigurata una pozza di sangue che irriga e nutre un seme diventato albero a rappresentare che dal sangue nasce cresce e si sviluppa una nuova vita che a sua volta dona vita. La scritta che si legge Fiat lux è senza dubbio metaforica ed è il nostro augurio ed impegno affinché presto sia fatta chiarezza”
Ricco di emozioni anche l’intervento di molti ragazzi che, splendidamente coordinati dalla prof.ssa Cetty Cocolo, hanno dedicato a Massimiliano brani di musica classica e lettere che loro hanno immaginato di scrivere alla madre di Massimiliano, a Massimiliano stesso ed un’altra ancora come se fosse stato Massimiliano a dedicarla al figlio. Liliana Carbone, visibilmente commossa, si è definita “grata, confortata da questa accoglienza” che non può certo cancellare il dolore più atroce per una madre, quello cioè di assistere alla morte del figlio, ma può darle ancora forza per combattere la sua battaglia e il suo impegno, appunto, per una memoria collettiva, affinché questa storia non venga mai dimenticata.
All’incontro erano presenti anche l’assessore del Comune di Rosarno, Francesca Naso e la Preside Pasqualina Servelli dell’Istituto Comprensivo “Laureana Galatro Feroleto”
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