Manifestazione “Nel ricordo di Maria Chindamo. L’urlo delle donne scomparse”

L’Università dell’anti-mafia di Limbadi conclude il suo percorso di seminari per l’a.s. 2016/17 con un importante evento in memoria di Maria Chindamo, la donna di Laureana di Borrello scomparsa nel nulla il 6 maggio dello scorso anno, dopo essere stata aggredita a Limbadi dinanzi al cancello della sua tenuta agricola.

Ha introdotto i lavori la Dirigente del Piria, nonchè Responsabile organizzativo del Centro Anti-mafia, prof.ssa Mariarosaria Russo, da sempre impegnata per chiedere giustizia e verità per Maria Chindamo e per tutte le donne che come lei sono vittime di mafia solo perchè hanno amato e hanno disperatamente tentato di affermare i loro diritti.

Dopo un anno dalla scomparsa della donna, Mariarosaria Russo vuole urlare il suo disprezzo verso la cultura criminale e mafiosa, ma vuole urlare anche la sua richiesta di aiuto alle istituzioni affinchè portino chiarezza sulla vicenda e soprattutto riescano a restituire Maria a chi ancora non ha potuto piangerla con dignità.

Anche il viceministro Filippo Bubbico si associa a questo disperato urlo con una lettera che la Dirigente ha letto ad inizio della manifestazione. Ad esso si associa anche il magistrato Marisa Manzini, presidente del comitato scientifico del centro studi, che in modo chiaro e deciso ha denunciato come ancora non si consenta alle donne di scegliere la propria esistenza, non si conceda loro di maturare consapevolezza della parità dei diritti umani.

L’urlo finale è del giornalista Arcangelo Badolati che senza alcuna intermediazione lessicale dichiara che nelle famiglie mafiose le donne vivono la peggiore condizione del mondo occidentale, vivono ancora come nelle tragedie greche di duemila anni fa.

Esplora dunque questa civiltà arcaica e feroce elencando innumerevoli casi locali di donne uccise dalla mafia solo perchè hanno amato l’uomo “sbagliato”. Un elenco terrificante che lo porta a chiedere a tutti i giovani studenti del Piria là convenuti di stare attenti anche a chi e come amare, di stare sempre lontani da queste persone che nulla hanno a che fare col concetto di civiltà.

Badolati vuole comunque chiudere il suo intervento con un pensiero positivo:”non sono fiero della mafia, ma sono fiero di voi” dice rivolgendosi alla platea a cui ricorda una celebre frase di Victor Hugo “C’è chi si fissa a vedere solo il buio. Io preferisco guardare le stelle.”

Al termine del convegno, un momento di grande intensità emotiva è stato offerto dagli studenti del laboratorio teatrale del Piria, coordinati da Enzo De Liguoro.

A seguire, nella chiesa di Limbadi, un concerto di musica sacra ad opera dell’orchestra di Laureana di Borrello, diretta dal maestro Maurizio Managò, ha celebrato il giusto compimento di una giornata drammaticamente utile ed importante per urlare con convinzione il proprio No alla mafia.

I servizi di Rai3 e Rai1

Servizio della trasmissione Quarto grado

Servizio della trasmissione Chi l’ha visto?

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