La Rai apre le porte agli studenti del liceo Scientifico “R.Piria” di Rosarno, ospiti della trasmissione radiofonica di Rairadio2 Socialclub, condotta da Luca Barbarossa e Andrea Perroni. L’occasione è anche resa speciale dalla presenza di Renato Zero in studio per oltre un’ora, accompagnato in un live dalla Social band di Stefano Cenci che ha emozionato i giovani rosarnesi, particolarmente coinvolti dalle parole del cantante romano che per l’occasione ha presentato l’anteprima del suo film Zeroski, nelle sale italiane il 19,20 e 21 marzo. Ha anche ripercorso alcuni dei momenti fondamentali della sua carriera, spiegando le evoluzioni di pensieri e sentimenti che spesso li hanno accompagnati e, rivolgendosi agli studenti, ha anche cercato di spiegare loro quelle che sono le sue idee sulle difficoltà della vita, sul valore della diversità che diventa ricchezza, sulla necessità del rispetto anche verso gli ultimi cui è dedicata appunto la sua opera filmica.
Nel corso della puntata è stata data quindi voce alla dirigente Mariarosaria Russo che ha omaggiato sia Renato Zero che Luca Barbarossa del libro “Pedagogia delle scelte responsabili” che racconta tutte le attività e i progetti dell’Istituto Piria. Con il suo notorio sorriso ed entusiasmo è riuscita con poche parole a trasmettere a tutti presenti l’impegno e la fiducia che pone in ogni attività della sua scuola.
A coordinare le dinamiche di partecipazione degli studenti nello studio radiofonico, la prof.ssa Ivana Malara, responsabile di un percorso di Alternanza Scuola Lavoro, incentrato sulla comunicazione e il giornalismo, che coinvolge da due anni gli alunni della classe 4B e recentemente anche i ragazzi della 3D coadiuvati dalla prof.ssa Vera Violi, pure presente all’evento.
La partecipazione al programma radiofonico della Rai rientra infatti nello svolgimento del progetto di Alternanza che quest’anno si occupa in particolare di radiofonia e di gestione di una radioweb della scuola. Nel suo complesso tratta ben tre ambiti: Area 1 – Percorsi afferenti lo studio di nuove tecniche della comunicazione (Concetto di Comunicazione, declinazioni dei processi comunicativi in ambito psicologico, semiotico-linguistico, antropologico; Area 2- Percorsi afferenti lo studio delle tecnologie digitali (Tecnologie dell’informazione e della comunicazione, metodi e tecnologie digitali che realizzano i sistemi di trasmissione, ricezione ed elaborazione di informazioni) Area 3- Percorsi afferenti la pratica della comunicazione giornalistica (Produzione di testi giornalistici per la piattaforma nazionale “La scuola fa notizia” dell’agenzia Diregiovani.it, gestione di uno studio radiofonico).
Grazie all’iniziativa Rai Porte Aperte, rivolta a tutti gli studenti italiani per far conoscere le tante professionalità che costituiscono il suo vasto universo, per
interessare e attrarre il pubblico più giovane e valorizzare le professionalità interne e tutte le attività che la Rai svolge ogni giorno, la prof.ssa Malara ha potuto arricchire il percorso di studi dei propri alunni con un’esperienza diretta di un programma radiofonico e con la conoscenza degli studi Rai, di cui gli studenti hanno realizzato un’ampia visita conoscitiva. Molto interessante anche il tour guidato dei locali e delle metodologie degli archivi Rai: agli studenti sono state infatti spiegate e mostrate le più antiche forme di archiviazione (dischi in vetro e poi in vinile) fino ai più noti nastri di registrazione e quindi alle tecnologie digitali. Particolarmente istruttivo anche l’incontro con uno dei responsabili della gestione dei canali web della Rai che ha potuto offrire conoscenze e consigli utili agli studenti rosarnesi per il prosieguo della loro attività con la Radioweb Piria della scuola. Al termine della giornata è stato anche consegnato un attestato di partecipazione e alcuni gadget di ricordo. Grande soddisfazione dunque per i giovani del Piria di Rosarno, per la dirigente Mariarosaria Russo e le professoresse Ivana Malara e Vera che lavorano ogni giorno alla realizzazione di progetti culturali e attività laboratoriali anche con l’ambizione di creare un possibile ponte tra formazione e professione.
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