Il Liceo Piria sfila a Locri in corteo nella Giornata della memoria e dell’impegno

È stato un corteo consapevole, imponente ed orgoglioso quello convocato da Libera a Locri per la XXII Giornata della memoria e dell’impegno, cui ha partecipato la gran parte della Calabria civile e onesta, insieme a studenti e docenti provenienti da diverse regioni italiane. I numeri sono consistenti. Don Ciotti ha dichiarato la presenza di ben 25mila persone. Tutte fiere di “essere sbirri” in risposta alle scritte ingiuriose apparse sui muri del palazzo del Comune di Locri nella notte di domenica 20 marzo. Il corteo ha percorso il tratto della via marina e del Corso del paese, sfilando davanti ai tanti i locresi affacciati dal balcone e soprattutto davanti ai tanti bambini delle scuole elementari che, emozionati, agitavano la mano, altri giravano video o scattavano foto con i cellulari, proprio come si fa nei grandi eventi. Infine si è raggiunta la piazza principale, dove un grande palco, corredato di multischermo, ha accolto giovani, istituzioni, uomini e donne festanti e ansiose di ascoltare il Presidente del Senato Pietro Grasso e Don Luigi Ciotti. – “La mafia si annida nell’indifferenza, nella superficialità, nel quieto vivere, nel puntare il dito senza far nulla perché vuol dire venir meno ad un senso di responsabilità. Coraggio e umiltà non richiedono ‘eroismi’ ma generosità e responsabilità, consapevolezza e responsabilità. Dobbiamo ribellarci tutti all’impotenza” ha tuonato Don Ciotti, definendo “morti vivi” coloro che vivono nella mancanza di coraggio,” rassegnati all’agonia”. Importante anche il riconoscimento dell’importanza dell’attività delle scuole, per cui ha dichiarato: “I percorsi educativi restano l’antidoto alla peste mafiosa” scatenando l’entusiasmo di striscioni e bandiere che raccontavano di studenti arrivati da tutta la Locride, dalla Piana di Gioia Tauro, da Reggio e dalle altre città calabresi, ma in massa anche dalla Sicilia, dalla Puglia e dalle altre regioni d’Italia, tra questi, ovviamente, gli studenti del liceo “R.Piria” di rasarno e la sua Dirigente Mariarosaria Russo, che già aveva partecipato all’incontro svoltosi domenica 19 marzo con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. C’erano anche i migranti degli Spraar della zona e delle comunità per minori di Lamezia. Numerose anche le autorità presenti, civili e giudiziarie alle quali don Ciotti ha fatto delle richieste precise: approvare il codice antimafia e sostenere e rafforzare l’Agenzia dei beni confiscati; nessun arretramento nella legge sugli appalti, sulle intercettazioni, sulla prescrizione; completare la normativa anticorruzione; completare la legge sui testimoni di giustizia e sulle vittime di mafia per eliminare le differenziazioni. Un elenco lungo di raccomandazioni, sentito come fondamentale perché, ha detto il fondatore di Libera, “le mafie sono forti in una società diseguale, dunque fragile e depressa. Stare dalla parte del bene significa lottare contro il male. Se il male è così diffuso è perché le ingiustizie si sono alleate con le nostre omissioni”.

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