REVENGE PORN E BULLISMO

“Revenge porn e bullismo”: un triste binomio che rappresenta la nuova piaga sociale di un mondo che corre verso la negazione dell’altro; un argomento quanto mai attuale di cui spesso non conosciamo fino in fondo i risvolti e di cui parlarne nelle scuole diventa un momento formativo importante per la trasmissione di esperienze, testimonianze e conoscenze ad ampio raggio su recenti fatti di cronaca in cui molti giovani si trovano coinvolti sia in qualità di vittime che di carnefici. Nell’ambito del Progetto “A-ndrangheta- Progettiamo una città senza crimine”, promosso dal questore dott. Maurizio Vallone, Il Dirigente Scolastico, Mariarosaria Russo, in  un Auditorium gremitissimo, ha introdotto i lavori elogiando la preziosa opera che tutti i giorni le forze dell’ordine e la magistratura compiono per salvaguardare i giovani da meccanismi perversi ed evidenziando  che per avere una città senza crimini bisogna puntare su armi dirompenti quali la cultura e la legalità. L’incontro, moderato dall’avvocato Michele Novella, ha focalizzato l’attenzione sul fatto che “Lavorare sulla prevenzione e sensibilizzazione è più utile della repressione.” Così introduce le relazioni il Commissario Capo della Polizia Andrea Metrella che ha ribadito come questo fenomeno sia ampiamente diffuso presso i giovani. La magistrale relazione del Giudice Gianfranco Grillone ha puntato sull’articolo di legge 612 ter del Codice Penale e sulla consapevolezza della divulgazione di immagini o filmati privi di autorizzazione. Le relazioni hanno fatto focus sulla tutela dei minori, spesso troppo esposti sulla rete. “Il minore che è stato vittima va recuperato socialmente”. Così si è espresso il Giudice per i minori presso il tribunale di Reggio Calabria Paolo Ramondino. Significativo l’intervento della psicologa Santina Cova sui risvolti psicologici ed emotivi sia delle vittime che dei carnefici. Emozionante ed a tratti commovente l’intervento del Vice sovrintendente Anna Curcuruto del compartimento polizia postale Calabria che ha spiegato attraverso immagini video ed attraverso testimoniane le conseguenze di comportamenti superficiali che possono devastare irrimediabilmente l’esistenza di chi è vittima.

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