Si è svolto presso l’auditorium dell’Istituto Superiore “R. Piria” di Rosarno, un significativo seminario di pregnante attualità dal titolo “Dai beni culturali alle risorse del territorio – Dieta Mediterranea un’opportunità da non sottovalutare”. L’evento organizzato dal Rotary Club di Nicotera Medma e fortemente voluto dalla preside Maria Rosaria Russo ha visto coinvolti studenti e docenti che hanno partecipato con molto entusiasmo e coinvolgimento. A dare il via ai lavori è stato lo stesso Dirigente Scolastico che ha moderato il dibattito fornendo spunti di riflessione ed elogiando il lavoro svolto dai docenti del Dipartimento di Scienze nell’aver affrontato con gli studenti un tema così rilevante. Il presidente del Rotary Club, Francesco Crudo, che evidenziato un excursus storico sulla Dieta Mediterranea e ricordato il promotore, Ansel Keys, biologo nutrizionista presso l’Università del Minnesota, ribadendo come lo studioso, per conto del Ministero, si sia occupato di un programma sull’alimentazione e dalle indagini effettuate sia rimasto colpito dalla bassa incidenza di patologie cardiovascolari della regione Campania e dell’isola di Creta; scoperte che gli hanno permesso, successivamente, di continuare i suoi studi sulla popolazione di Nicotera, in Calabria. Gli effetti salutari della Dieta Mediterranea sono oggetto, anche, dell’intervento della prof.ssa Assunta Carrà, presidente del Club Inner Wheel Nicotera Medma che si è rivolta ai ragazzi esortandoli a non lasciarsi contaminare dal “Junk food”, il cosiddetto cibo spazzatura e a seguire un regime alimentare corretto senza condizionamenti. L’Unesco, ha riconosciuto la dieta mediterranea come Patrimonio Immateriale dell’umanità, ha proseguito l’avvocato Giacomo Saccomanno, segretario del Rotary club Nicotera Medma, un bene che deve essere valorizzato e tutelato. ”Il dibattito ricco di fascino ed interesse è incentrato su un argomento caro a noi giovani”, ribadisce la studentessa Alessia Bulzomi, presidente del Rotaract Nicotera Medma, poiché per agevolare i ritmi di vita sostenuti, si tende, purtroppo, a consumare “fast food” e “streetfood”, compromettendo notevolmente la nostra salute. Sarebbe bello, riaprire lo scrigno che contiene le ricette segrete della nonna, che vengono tramandate nel corso del tempo, per vivere bene mangiando sano. “Eat well and Stay well”, è il messaggio che ha lanciato la prof.ssa Vera Violi, docente del Piria, che riprendendo il significato del libro di Ancel Keys, “Mangia bene e Stai bene”, ha riflettuto sul fatto che gli individui non si vogliono bene, prediligendo le mode straniere e il cibo veloce ed ha invitato gli astanti, citando una frase di Oscar Wilde: “I have the simplest tastes. I am always satisfied with the best” (“ho i gusti più semplici, sono sempre soddisfatto del meglio”) di compiere la scelta migliore, rappresentata, in questo caso, dalla dieta mediterranea. Ed il valore della dieta mediterranea viene puntualizzato dal professore Antonino Di Lorenzo, Direttore Dipartimento di Biomedicina Università Studi Roma Tor Vergata, che ha catturato l’attenzione degli allievi e dei docenti a partire dall’evoluzione della specie di Darwin e sui problemi a cui si va incontro attraverso un’alimentazione poco attenta. E’ scientificamente provato, infatti, che una cattiva alimentazione è una delle principali cause di tumori alla prostata, ovaie e seno. L’importanza di alcuni cibi coltivati naturalmente, senza pesticidi, possono aiutare il ripristino della flora batterica che produce per noi sostanze importantissime come gli acidi grassi a catena corta che proteggono le nostre pareti intestinali dall’infiammazione. Una lectio magistralis molto approfondita e di grande valore scientifico. Non sono mancati gli interventi da parte dei ragazzi con domande e riflessioni, partendo da un video tratto dal film di Alberto Sordi, “Un Americano a Roma”, in cui il protagonista segue uno stile di vita ispirato a quello americano, ma che non riesce a resistere al piacere procurato dal consumo spaghetti all’italiana.Il dibattito, è proseguito su come l’uso di antibiotici possa provocare disbiosi e quanto tempo sia necessario prima che si ricostituisca il biota intestinale. Con la soddisfazione degli alunni, molto più consapevoli ed attenti ad apprezzare e tutelare i beni materiali ed immateriali che il nostro territorio offre, si è concluso al “Piria” di Rosarno un’ulteriore esperienza altamente formativa sull’ importanza di una sana e corretta alimentazione.
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